Problemi comuni del periodo natalizio: Reflusso gastroesofageo
10.12.2022
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In cosa consiste e quali sono i sintomi principali?
Partiamo da una breve descrizione anatomica: il nostro esofago, la prima parte del nostro apparato digerente, è separato dallo stomaco da una sfintere, o LES (sfintere esofageo inferiore). La sua funzione è quella di chiudersi per evitare la risalita dell'acido cloridrico prodotto nello stomaco, ma in alcuni casi questo meccanismo si inceppa. Il nostro esofago non è progettato per sopportare un ambiente acido, con conseguenti disturbi che si fanno più acuti nel tempo.
I sintomi più diffusi
• Bruciore esofageo o pirosi, che può aggravarsi fino a provocare un
• Ulcera esofagea
• Rigurgito
• Disfagia, eruttazioni, faringiti, disfonie, tosse irritativa e otalgie
• Dolore cervicale
I sintomi del reflusso possono infatti essere legati ad altre disfunzioni apparentemente scollegate, e l'osteopata si occupa quindi di agire sulle cause prime del disturbo. Per questo motivo, trattare il reflusso gastroesofageo con l'osteopatia significa sottoporsi a un trattamento personalizzato in base alla "sorgente" in cui si colloca il problema. In particolare, l'osteopata andrà a indagare:
• Eventuali disfunzioni strutturali a vertebre e costato
• Il diaframma toracico
• La pressione tra i vari diaframmi corporei
• Le vertebre dorso-lombari (D10-L2-3) per la loro vicinanza anatomica e l'inserzione del diaframma a questo livello
• Le vertebre cervicali C3-4-5 (nervo frenico)
• I gangli del sistema nervoso autonomo (ganglio celiaco)
• La base del cranio e rapporti tra occipite-atlante-epistrofeo e le eventuali compressioni a carico del nervo vago
• Le strutture viscerali (stomaco, esofago, duodeno, esofago, ecc...) e i rispettivi legamenti di connessione e sospensione
Tramite alcune tecniche viscerali l'osteopata è in grado di allentare le tensioni a livello del cardias aiutando l'organismo a ritrovare l'equilibrio ripristinando la corretta motilità degli organi.
Nello specifico il trattamento agisce tramite:
• La promozione di una corretta circolazione linfatica
• La normalizzazione dell'attività del sistema nervoso autonomo in
• corrispondenza della giuntura esofagea
• La correzione delle disfunzioni che inibiscono la corretta reazione dell'organismo al disturbo