FOCUS DOLORE: Perchè ho mal di schiena?
Il mal di schiena è la terza causa di assenza dal lavoro
Sarà vero che tutti noi, almeno una volta, abbiamo sofferto di mal di schiena? In alcuni casi è un dolore temporaneo, in altri può diventare cronico. I dati sul mal di schiena sono leggermente diversi da fonte a fonte, ma per farci un'idea, possiamo dire che ne soffrono circa il 25% dei lavoratori. Il mal di schiena è infatti la terza causa di assenza dal lavoro dopo la normale influenza e le malattie a carico delle prime vie respiratorie. Negli individui con più di 50 anni la percentuale di chi ha dolori alla schiena si alza molto, oscillando tra il 60 e l'80%.
L'osteopata, in base all'esame obiettivo e alla diagnosi da lui effettuata con la palpazione, deciderà un trattamento personalizzato, richiedendo se necessario esami diagnostici supplementari. Considerata l'enorme varietà di possibili cause del mal di schiena, l'osteopatia è l'approccio migliore per provare a correggere questo problema. Molto spesso si dà per scontato che il mal di schiena sia stato causato da un qualche genere di trauma, ma spesso la realtà è l'esatto opposto: anche disfunzioni viscerali, ansia e stress e alcune malattie croniche come l'artrite o patologie renali) possono causare dolore alla schiena .
Alcuni studi hanno dimostrato che il 30% dei casi di mal di schiena è provocato da problematiche viscerali.
È importante sapere che non tutte le cause sono di tipo "meccanico", ma possono essere miste. Un'altra causa poco considerata ma molto importante è la causa viscerale. Sono soprattutto gli osteopati a individuarla per la loro formazione olistica oltre che scientifica. La causa viscerale può essere per esempio la frequente colite, o il colon irritabile. Ricordiamo che l'intestino è avvolto dal peritoneo, il quale ha rapporti con la colonna vertebrale.
Anche la predisposizione purtroppo è una causa di dolore alla schiena. C'è chi è più propenso "all'usura" delle vertebre o dei dischi intervertebrali.
Non dimentichiamo poi il fattore emotivo. Un numero sempre maggiore di studi recenti ha messo in evidenza una stretta relazione fra mal di schiena e input emotivi. Lo stress e la tensione possono manifestarsi in dolori lombari o cervicali.In questo caso, il dolore non è sintomo di un problema alla schiena, ma rappresenta il segnale di processi disfunzionali che si verificano in altri distretti dell'organismo.
La patologia della schiena che più tormenta i pazienti è l'ernia del disco. Purtroppo anche quando in realtà non c'è! Forse perché è la patologia più conosciuta, un gran numero di pazienti che hanno mal di schiena tende a dare la colpa all'ernia, e se la auto-diagnostica. Per fortuna non è sempre così, non sempre c'è un'ernia e a volte, anche se c'è, non è quella la causa del mal di schiena.
L'ernia discale si ha quando la porzione più esterna del il disco (anello fibroso o anulus) compreso tra due vertebre si fessura e ne fuoriesce del materiale discale (nucleo polposo). Se questo materiale comprime dei nervi, oltre al forte dolore si possono avere altri sintomi come il formicolio o sintomi più gravi. In alcuni casi si può arrivare al temuto deficit di forza ("paresi periferica") di un movimento specifico. Ad esempio l'impossibilità di camminare sulle punte dei piedi oppure sui talloni.
Va detto però, che molte ernie sono asintomatiche, nel senso che ci sono ma il paziente non ha nessun dolore e non se ne accorge. Altre volte l'ernia provoca un dolore molto acuto nella fase di infiammazione iniziale per poi rimanere latente senza ulteriori conseguenze.
L'approccio per curare l'ernia si differenzia a seconda che il paziente si trovi in fase acuta, subacuta o cronica. Per tutti i casi esistono diverse terapie non invasive che possono aiutare. Solo in alcuni e limitati casi si ricorre all'intervento chirurgico per asportare l'ernia