Osteopatia e problemi cardiaci

14.02.2022

Con la rimozione della disfunzione, gli Osteopati possono agire sul tessuto malato migliorando il rifornimento di sangue, la circolazione linfatica e venosa, il flusso neurologico di impulsi, i materiali trofici e l'ossigenazione.

Gli scopi della Terapia Manipolativa Osteopatica sono quelli di diminuire il carico di lavoro cardiaco, migliorare il tono simpatico per aumentare l'output cardiaco, aumentare i livelli di catecolamine e migliorare il drenaggio linfatico e venoso. La correzione dei segmenti da T1 a T6 diminuirà il tono simpatico del muscolo cardiaco diminuendo, così, il carico di lavoro cardiaco, l'irritabilità cardiaca e lo spasmo del vaso coronario.

Il trattamento Osteopatico dei segmenti da T1 a T12 diminuirà il tono simpatico delle ghiandole surrenali e dei reni. La diminuzione del tono simpatico in questi segmenti causa la dilatazione delle arteriole afferenti dei reni e diminuisce il sodio e la ritenzione idrica.

Il trattamento Osteopatico di O/A, A/A e C2, prime tre articolazioni intersegmentarie del tratto cervicale, può ridurre il tono parasimpatico. Il trattamento di queste aree diminuirà la propensione a bradiaritmie e a blocchi Atrio-Ventricolari.

Una volta che il sistema nervoso autonomo viene trattato, il flusso linfatico deve essere ricostituito. La principale forza di trasmissione nel flusso linfatico è la cassa toracica e l'escursione diaframmatica per produrre pressioni differenziali. In pazienti ospedalizzati, l'escursione diaframmatica toraco-addominale è la principale forza di trasmissione del flusso venoso e linfatico.

E' importante anche trattare l'inlet toracico e il diaframma pelvico prima di stimolare la pompa linfatica. L'inlet toracico comprende il trattamento da T1 a T4, le coste 1 a 4 ed il manubrio. Il diaframma pelvicodovrebbe essere capace di muoversi sincronicamente con il diaframma respiratorio, per aiutare il liquido linfatico delle estremità inferiori.

Quando si tratta un paziente con Insufficienza Cardiaca, l'integrità strutturale deve essere sempre considerata. Un'andatura anormale può aumentare il carico di lavoro cardiaco del 300%. Perciò il livellamento della base sacrale, in modo da produrre un'andatura più uniforme, potrà migliorare anche l'abilità del paziente di esercitarsi da solo, fattore importante nel trattamento d'Insufficienza Cardiaca.

Il trattamento della disfunzione dell'estremità inferiori è specialmente benefica nei pazienti con Insufficienza Cardiaca Congestiva.

Il Trattamento Manipolativo Osteopatico può ridurre la domanda d'energia del paziente ed eliminare la disfunzione strutturale che imita la malattia. Una scoliosi grave con una curva toracica maggior di 75% compromette la funzione cardiaca.

Qualsiasi disfunzione alle coste avrà un effetto avverso sull'ossigenazione tanto quanto sulla circolazione linfatica e venosa. Janet Travell, famoso medico chirurgo Statunitense (1901-1997), menziona anche un punto trigger sotto il bordo inferiore della quinta costa sul petto anteriore destro, che è relazionato alle disritmie cardiache.

Molti metodi diversi sono usati per trattare le disfunzioni somatiche che sono associate all'Insufficienza Cardiaca. I principi di trattamento della componente somatica sono quelli di trattare con molta frequenza, gentilmente e da ripetere a piccoli intervalli.

Si dovrebbe evitare una forza eccessiva quando si mobilizzano i segmenti toracici superiori con rilassamento del tessuto. Ogni trattamento dovrebbe durare solo alcuni minuti. Lo scopo è la riduzione della tensione del tessuto e degli spasmi muscolari nei segmenti liberi. Un valido protocollo è il seguente:

CONCLUSIONI

In aggiunta alla terapia medica standard, l'Osteopata si trova in una situazione unica per trattare il paziente.

Nonostante l'Osteopatia da sola non possa curare l'Insufficienza Cardiaca, essa può comunque contribuire a minimizzare l'impatto di una potenziale malattia debilitante. Ciò può anche permettere di ridurre l'uso di medicine, che potrebbero potenzialmente causare problemi iatrogeni. Ci sono stati tanti grandi progressi farmacologici nel trattamento cardiaco, l'approccio Osteopatico può solo migliorare il trattamento e la soddisfazione del paziente.

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Gianluca Ciraci - MioDottore.it