BENTORNATA PRIMAVERA o bentornate sinusite e rinite?

21.03.2022

Rinite

La rinite nasale è una malattia del naso e dei seni paranasali di cui soffrono moltissime persone in tutto il mondo.

I sintomi attraverso i quali si manifesta la rinite sono soprattutto ostruzione, gocciolamento (rinorrea), prurito, starnuti. Nei casi di rinite maggiormente acuta, i sintomi sopra citati sono accompagnati da mal di testa, opprimente senso di congestione, riduzione del senso dell'olfatto, sollecitazioni oculari causanti arrossamenti, prurito agli occhi, eccessiva lacrimazione.

La malattia della rinite viene scaturita nella maggioranza dei casi da allergeni comuni come pollini, smog, polveri sottili, acari della polvere, sostanze chimiche presenti in prodotti di largo consumo quotidiano. I sintomi possono essere acutizzati da altri fattori ed abitudini come il fumo di tabacco, l'esposizione a forti odori e profumi, l'esposizione all'aria fredda.

Si possono distinguere le riniti allergiche, stagionali (causate dai pollini tipici primaverili) o aperiodiche (causate da allergeni domestici come gli acari o gli animali domestici), associate a reazioni allergiche o simili, riniti da cause meccaniche (come la deviazione del setto nasale che favorisce ristagno di secrezione e conseguente propensione allo sviluppo di infezioni batteriche) e post traumatiche, riniti infettive virali o batteriche.

L'osteopatia di fronte a una problematica del genere individua l'instabilità, i difetti minimi in corrispondenza di strutture, articolazioni, fasce che interessano la superficie del volto e del cranio e la zona cervicale. Considera per esempio il moto ritmico di pulsione che coinvolge le ossa del cranio, le quali si espandono impercettibilmente nello stato di salute; un loro malfunzionamento o blocco può compromettere il naturale compito di seni paranasali e frontali. L'osteopata individua e riconosce distorsioni e asimmetrie nel volto che possono segnalare disfunzioni, condizioni favorevoli allo sviluppo della rinite nasale e dei disturbi ad essa connessi (asma, otite, sinusite...).

Sinusite

La sinusite è l'infiammazione delle mucose che rivestono i seni. Nei casi in cui il materiale mucoso drena male, c'è il rischio che l'infezione si sviluppi. Pertanto, al fine di ridurre le possibilità di sinusite, l'osteopata deve migliorare il drenaggio dei seni paranasali.

La prospettiva osteopatica è quella di affrontare il problema meccanicamente. Gli osteopati sono interessati alle relazioni anatomiche tra le ossa che formano i seni e le altre strutture intorno al viso.

L'osteopata dovrebbe iniziare osservando le relazioni facciali, cercando segni di occhi schiacciati, naso, guance e bocca. Questo può essere più evidente nei bambini che possono aver avuto pressione sul viso all'uscita dal canale del parto. L'osteopata deve osservare la relazione tra il cranio e il collo, la gola, il torace e le spalle dove compressione e torsione possono portare a un drenaggio compromesso. Il compito dell'osteopata è quindi quello di ristabilire un corretto equilibrio tensionale delle ossa craniche e delle prime vertebre cervicali, al fine di favorire una corretta circolazione sanguigna e linfatica, e di migliorare il drenaggio dei seni nasali e paranasali.

ll trattamento consiste in una serie di manipolazioni esclusivamente manuali:

- Prima di drenare dal cranio bisogna fare in modo che la muscolatura del collo e delle spalle sia rilassata così pure le fasce che rivestono la muscolatura (quindi lavorare sui suboccipitali, muscolatura anteriore del collo, setto toracico superiore...), per favorire il flusso dei liquidi dal torace al cranio e viceversa.

- Lavorare sulla mobilità cervicale (la seconda vertebra cervicale ha un'importante connessione con una membrana connettivale intracranica, la dura madre)

- Lavorare sulla colonna dorsale e sulle articolazioni con le coste, soprattutto le prime vertebre perché è da qui che provengono le fibre ortosimpatiche del SNA, che vanno a innervare la mucosa delle fosse nasali seni paranasali.

- Migliorare la motilità e il drenaggio dei seni venosi intracranici, lavorando sulle inserzioni dei sedimenti connettivali intracranici (i seni venosi principali si trovano avvolti in questa membrana a livello dell'inserzione con la struttura ossea).

- Trattamento specifico sulle articolazioni delle ossa che formano le fosse nasali (tra mascellare e zigomatico, tra frontale e osso nasale, tra i mascellari, ecc. ) e sulle ossa che contengono i seni paranasali (frontale, mascellare, etmoide, sfenoide).

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Gianluca Ciraci - MioDottore.it